Cos'è il disturbo ossessivo-compulsivo?

Controllare di aver chiuso il gas o la propria automobile, raddrizzare un quadro storto, provare fastidio se non è possibile lavarsi le mani dopo aver buttato la spazzatura sono tutte esperienze comunemente provate dalla maggior parte delle persone.

Per chi soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), però, questi pensieri assumono la forma di preoccupazioni irrazionalmente eccessive, così forti da arrivare ad interferire con la vita quotidiana dall’individuo. Il senso di sporco alle mani si trasforma in paura di essere contaminato, o l’ossessione per l’ordine e la simmetria diviene così intensa che la persona deve necessariamente controllare che tutti gli oggetti presenti in casa siano posizionati in maniera corretta.

Il DOC, quindi, è un disturbo caratterizzato dai seguenti sintomi:

  • ossessioni, cioè pensieri intrusivi e ricorrenti che generano ansia nel soggetto;
  • compulsioni, cioè comportamenti (definiti anche rituali) che devono necessariamente essere messi in atto per alleviare l’ansia derivante dalle ossessioni.

 

La compulsione, tuttavia, allevia l’ansia solo nell’immediato, dal momento che le ossessioni si ripresenteranno in seguito (in genere varie volte durante la giornata).

Facendo un esempio più concreto, il pensiero intrusivo di essere contaminato da germi che stanno proliferando sulle proprie mani può essere gestito soltanto lavandole accuratamente e secondo un certo “rito” (ad esempio sottoponendosi ad un certo numero di insaponate e un certo numero di risciacqui). Qualora il soggetto non avesse l’opportunità di metter in atto il rituale di lavaggio, ad esempio perché si trova a bordo di un autobus, l’ansia per le ossessioni aumenterebbe di livello fino a creare un notevole stato di disagio e difficoltà.

Tipologie di disturbo ossessivo compulsivo

A seconda dei contenuti, i soggetti con DOC possono essere collocati in una di queste categorie:

  • washers (pulitori): paure di contaminazione con compulsioni inerenti il lavaggio;
  • checkers (controllori): controlli ripetuti per dirimere il dubbio di aver effettuato un certo comportamento;
  • hoarders (accumulatori): paura che qualcosa di brutto possa succedere se qualcosa venisse gettata. Si tratta di soggetti che tendono ad accumulare ossessivamente oggetti inutili;
  • doubters (dubbiosi): paura che qualcosa di terribile possa succedere se una cosa non è stata svolta in maniera perfetta. Spesso sono presenti ossessioni riguardanti temi morali o religiosi;
  • counters e arrangers (contatori): ossessionati per l’ordine, la simmetria e i numeri;

A volte il disturbo si può presentare anche attraverso ossessioni pure, cioè pensieri intrusivi che non si associano a compulsioni.

Come si cura il disturbo ossessivo-compulsivo?

La ricerca scientifica ha individuato la terapia cognitivo-comportamentale come il trattamento psicoterapeutico d’elezione per il DOC. Questa forma di trattamento prevede un iniziale intervento sulle compulsioni tramite tecniche come l’esposizione con prevenzione della risposta. Successivamente, terapeuta e paziente lavorano insieme per rendere il soggetto meno sensibile a determinati pensieri che alimentano il disturbo, ad esempio i dubbi di carattere morale.

Un ultimo aspetto particolarmente importante riguarda il lavoro sulle emozioni critiche (come la rabbia e la colpa), che rappresentano un importante innesco dei sintomi.

Nel breve termine, la terapia farmacologica sembra avere la stessa efficacia della psicoterapia. Tuttavia, se si valutano i risultati a lungo termine, la psicoterapia risulta più efficace nel ridurre il numero di ricadute. Le percentuali di guarigione registrate in letteratura variano tra il 50 e l’85%.

OCD: Perché è importante trattarlo?

Il disturbo ossessivo compulsivo (conosciuto anche come DOC, OCD in inglese) può presentarsi sia nell’infanzia che nell’età adulta, anche se l’incidenza massima si colloca tra i 15 e i 25 anni.

Il DOC colpisce circa il 2-2,5% della popolazione generale. In Italia sono circa 800.000 le persone colpite da disturbo ossessivo compulsivo.

Pur presentando spesso fasi di miglioramento e peggioramento altalenanti, il DOC è un disturbo che può facilmente trasformarsi in una patologia cronica. Se non viene trattato adeguatamente, il disturbo arriva spesso a compromettere il funzionamento dell’individuo in diverse aree di vita, come lo studio, il lavoro e le relazioni interpersonali.

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